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PATENTI

Ma quante sono le patenti?

La carenza di Autisti per la logistica ha spesso scatenato discussioni sulle patenti: vediamo di fare il punto.

Iniziamo con le definizioni: le patenti di guida, sono autorizzazioni amministrative rilasciate dalla repubblica italiana che abilitano alla guida di diverse categorie di veicoli.
Il rilascio avviene a seguito della verifica della preparazione e delle capacità dell’esumando, oltre che del suo stato di salute.
Riguardo alle categorie professionali serve anche il superamento di uno specifico corso di abilitazione.

Le patenti italiane sono conformi alle direttive europee, e la loro classificazione è identica a quella degli altri stati dell’unione.
Le patenti sono identificate con lettere dell’alfabeto, quindi avremo patenti:
A, B, C, D, E

Ogni categoria può essere caratterizzata da un numero, che ne limita la varietà di veicoli che si possono condurre, oppure combinata con un altra patente, in modo da combinare le singole abilitazioni.
Per esempio A1 è la patente A (motocicli) limitata a veicoli con una cilindrata max di 125cc e potenza massima di 11 kW e con un rapporto potenza/peso non superiore a 0,1 kW/kg. Abilita inoltre alla guida di Tricicli a motore di potenza non superiore a 15kw.
Tra l’altro la patente A1 è “inclusa” nella patente B

La patente CE ad esempio è invece la patente che permette la guida dei veicoli compresi nella categoria C inclusi quelli dotati di un rimorchio (qualifica E) aventi una massa superiore a quella prevista per la patente C

Le combinazioni sono:

A1 A2 A
B1 B BE
C1 C1E C CE
D1 D D1E DE

Prima del compimento dei 50 anni le patenti Classe A e B vanno rinnovate ogni 10 anni, le altre ogni 5.
Successivamente i rinnovi variano tra i 5 e 1 anno in funzione dell’età e della tipologia.

Per tutte le categorie sono previste le versioni speciali destinate a chi, soffrendo di diverse patologie necessita di un emissione speciale della patente.

Per chi con la patente lavora sono precisi i corsi di abilitazione CQC Corso qualifica conducente), esistono corsi CQC destinati al trasporto di merci e corsi destinati al trasporto di persone.

Per chi trasporta merci pericolose sono previsti i corsi ADR per l’ottenimento della relativa patente di abilitazione

Per la conduzione di Taxi o veicoli NCC è necessario il CAP, ovvero il Certificato di Abilitazione Professionale, che si abbina alle patenti e viene rilasciato a seguito del superamento di un esame dei una visita medica che attesti la conformità ai requisiti psicofisici necessari.

Anche se tutto (tranne i corsi di abilitazione) potrebbe teoricamente essere gestito in autonomia, l’appoggio a un autoscuola/pratiche auto è assolutamente consigliabile.

I costi delle patenti sono abbastanza variabili, essendo condizionati dal numero di guide fatte per arrivare all’esame e da altri fattori.

Indicativamente, rivolgendosi ad un autoscuola, il conseguimento di una patente A ha un costo che si aggira intorno ai 1000 euro, poco di più, circa 1200, per il conseguimento della B.

La patente C o la D (avendo già la B) costano circa 800 euro ciascuna, tuttavia, come già detto, per poter poi lavorare con tali patenti è necessario il corso CQC: il corso di 140 ore a frequenza obbligatoria è necessario per chi ha più di 21 anni in caso di CQC merci, e più di 23 anni in caso di CQC persone, in caso siate più giovani dei limiti indicati il corso diventa di 280 ore.

Questo comporta anche che i costi cambino, quindi un corso di 140 ore potrà costare tra i 2000 e i 2500 euro, quello da 280 ore tra i 4000 e i 4500 euro.

L’abilitazione data dal corso CQC vale 5 anni, dopo i quali deve essere rinnovato con un corso di aggiornamento di 35 ore, con un costo indicativo tra i 200 e i 300 euro.

Il corso ADR per il trasporto merci pericolose ha un costo che dipende dalle categorie di merci autorizzate, indicativamente si spende dai 500 ai 1000 euro.

Il corso per il CAP ha un costo che si aggira tra i 400 e i 500 euro.